“La mia passione per le culture e la narrazione visiva mi ha portato a esplorare luoghi diversi e cercare cosa accomuna popoli apparentemente lontani”.

Fin da piccola, i miei giocattoli preferiti erano messaggeri di mondi lontani e diverse realtà culturali. La bambola brasiliana, con i suoi colori vivaci e il sorriso contagioso, era per me una finestra su un paese festoso e caloroso, tanto diverso dal mio.

La Barbie di colore, invece, rappresentava la bellezza e la forza delle diversità. Questi giocattoli non erano solo compagni di giochi, ma anche insegnanti silenziosi, che mi hanno portato ad apprezzare le varie sfumature dell’umanità. Crescendo, ho capito che quella curiosità per il “diverso” ha preso la forma di un interesse autentico per le culture che mi circondano, spingendomi a esplorare, conoscere e comprendere le persone e le loro tradizioni con un occhio sempre aperto e privo di pregiudizi.

Le radici di una persona sono come fili invisibili che la tengono saldamente ancorata alla propria storia e identità, Profondamente intrecciate nel mio essere, queste radici risiedono nel ricco terreno della diversità culturale. Mia nonna paterna Olga, di origine russe con le sue tradizioni che profumavano di boršč e di pane nero, ha seminato in me l’amore per le storie e le terre lontane. Dall’altra parte, il sangue italo-americano di mio nonno materno Joseph, che portava con sé le melodie di un italiano mescolato con l’energia di New York e il calore di una pizza napoletana condivisa in famiglia.

Mi piace raccontare il mondo attraverso i libri che leggo e le storie delle persone che incontro.

CERCO IN OGNI AUTORE UNA TRACCIA CHE MI AIUTI A DEFINIRE IL NOSTRO ESSERCI