Il conforto della vastità

Wyoming è una parola di derivazione indiana che sta a significare “sulle grandi pianure”. Nel libro Il Conforto della vastità, Gretel Ehrlich, scrittrice californiana ma trasferitasi in Wyoming, racconta la vita nelle valli sconfinate e aride, dove l’inverno dura sei mesi. Gretel vive in un ranch circondata da nativi.

“Sebbene spesso si lavori, si beva, si prenda parte ad un rodeo insieme, non c’è nulla nelle nostre menti, nel nostro stile di vita, nel nostro temperamento che ci accomuni. La vastità dello spazio, aumenta le distanze relazionali e diminuisce la vicinanza tra uomo e animale”.

I paesaggi che sembrano senza fine, rappresentano una continua ricerca di equilibrio nel rapporto che ci lega alla natura più aspra dei territori. I momenti autobiografici dell’autrice di intrecciano con i racconti dei luoghi e delle persone che attraverso la sua vita.

Gretel Ehrlich ci insegna che le relazioni si consolidano in un legame profondo non solo con le persone ma anche con gli animali, fino a diventare una fonte di sostegno vitale soprattutto quando l’ambiente e il clima sono impervi.


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